Con l’arrivo dell’autunno, arrivano anche i riconoscimenti ogni tanto, e questo anno ne è arrivato uno importante per tutti noi.
Il Zigant della vendemmia 2022 è considerato top wine per Slow Food, o più precisamente per la guida Slow Wine.
Top wine o vino slow sono termini che racchiudono una filosofia che va oltre il gusto e la piacevolezza del vino testato e che comprende i valori della tipicità e del metodo di coltura della vite e del suo mondo.
Per questo ringraziamo sia chi ha saputo valorizzarlo, e cioè il gruppo di degustazione della condotta Emilia Romagna di Slow Wine, sia e soprattutto chi ha fatto sì che questo vino si possa ottenere con la sua personalità e i suoi risvolti.
Una grossa importanza va data a:
Erik Delmonte detto Il Dillon, che sta in cantina e, dopo ormai sei anni, ha fatto parte di questa azienda in modo imprescindibile dando buona parte del suo tempo e della sua ventennale esperienza per l’unica cosa che conta, e cioè la cultura del vino.
Matteo Rinaldi che ci aiuta nel curare le vigne e, anche se è entrato solo da un anno, riesce, con la sua calma e pacatezza, a gestire le piante e le macchine di lavorazione in maniera costante, togliendo un grosso peso a noi.
Filippo Maccarelli che, anche se l’anno scorso è uscito da questa azienda per trovare nuovi orizzonti, ha segnato un’epoca di oltre otto anni, prendendo e donando uguale passione e lavoro nei nostri vigneto e cuori.
Sergio Parmeggiani, il nostro enologo da oltre vent’anni, che non vuole mai apparire, ma a cui teniamo molto e a cui vogliamo mandare un ringraziamento grande per averci insegnato a progettare in vigna quello che si ottiene in cantina.
Andreana Mazzei che ci supporta e a volte sopporta nella accoglienza e spesso riesce a darci consigli utili per la gestione della comunicazione.
Noi non possiamo che ringraziare tutti per l’impegno che mettono a conferma che il vino è un bellissimo gioco di squadra e darvi appuntamento a Milano il 19 ottobre prossimo per la grande degustazione di Slow Wine dove, oltre al Zigant, un Pignoletto classico che ormai esce di cantina dopo due anni dalla raccolta, potrete assaggiare il CastelZola Rosso da uva Barbera, un pezzo della nostra storia e della storia di questo vitigno sui colli di Bologna e che ormai si riesce ad ottenere in poche bottiglie e in poche annate a causa di questo preoccupante cambiamento climatico torrido, e il VÈNTI frizzante DOCG con 26 mesi di elevaggio a metodo italiano Martinotti per le Centocene.
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Silvia e Cesare Corazza